IL GIORNALE DEL TIFOSO

I soldi non sono tutto nella vita...(pag.4)

Questa rubrica è dedicata al nostro presidente..ma, non fraintendete! Iniziamo quindi con una premessa: negli ultimi trent'anni Bologna ne ha viste di cotte e di crude. Da qui sono passati Conti, Fabbretti, Brizzi, Casillo, Gnudi, Gruppioni e Vanderlingh in rapida e ripida successione. E allora scrivere e raccontare che Giuseppe Gazzoni Frascara sia stato il miglior presidente del dopo Dall'Ara è un obbligo e non un omaggio. Se oggi possiamo parlare di Juve, Milan, Inter e Roma nei bar del lunedì mattina è merito suo e per questo non smetterò mai di essergli grato. Pertanto in queste pagine non troverete nessuna offesa, e non vi è alcuna intenzione da parte di chi scrive di denigrare la società ed il suo operato in questi otto anni di dirigenza Gazzoni. Ma quell'incedere cadenzato della parola "denaro" nelle pubbliche dichiarazioni del dott. Frascara era troppo divertente per passare sotto silenzio. L'idea partì nel giorno di Bologna-Chievo, sì, proprio nel giorno della promozione in A, quando a Gazzoni -visibilmente scosso per la gioia e per l'emozione- venne chiesto di commentare l'agognato ritorno in serie A. Tutto ti aspetti in un momento come quello: parole di gioia, frasi scomposte, magari proclami di gloria dettati dall'euforia di quegli istanti irripetibili. E invece no, ecco uno stralcio di cosa riuscì a pronunciare quel giorno il nostro presidente: "...dopo tre anni -tra serie C e serie B- passati a pagare debiti è arrivata finalmente questa serie A, confesso che me l'ero vista brutta....speriamo che con i contributi della Lega Calcio e con i ritorni d'immagine, PayTv, televisione e sponsor, legati alla massima serie, si possa riportare il bilancio della Società Bologna in condizioni per poter operare al meglio nel prossimo futuro...". Fantastico, no? Lì capii che quella sua capacità innata di monetizzare ogni evento ci avrebbe condotti dove siamo ora, certamente distanti da chi vincerà il tricolore, ma anche lontani anni luce dai campi di Leffe e Palazzolo. "Lui" è fatto così, forse è un bene che sia così, e nessuno di noi ha intenzione di cambiarlo. Gazzoni continuerà a parlare di denari e plusvalenze, io continuerò a riportarle fedelmente in queste pagine, e finchè avrà vita questo gioco, Bologna la grassa -ma mai sazia- potrà continuare a gustarsi scampoli di grande calcio, e addormentarsi -ogni notte, serenamente- tra i soffici guanciali della serie A. Vedrete il ripetersi di parole come "pagare", "soldi", "introiti", "sborsare", "bilancio", "plusvalenze", a cadenza quasi giornaliera. E se mai -un giorno- il nostro presidente visiterà di persona questa pagina, sarà forse lui il primo a trovarla divertente. Almeno così spero. Comunque grazie per ciò che è stato sino ad ora. FORZA BULAGGNA a tutti!

Intervista a E'Tv, mercoledì 28 gennaio 2004: Gazzoni a ruota libera sugli interventi di Gianfranco Civolani, Claudio Beneforti, Stefano Biondi, Matteo Dalla Vite, Giovanni Egidio

"SUL MERCATO: "...Il buon gioco arriverà dal centrocampo, abbiamo preso Nakata...sulla fascia arriverà qualcuno, anche perchè Mazzone preferisce il gioco sulle fasce, quindi è stata data priorità a un esterno.... Faremo due acquisti secchi, non tre come si era detto....Spinesi ha chiesto troppo..."
SU MAZZONE: "...Lo legherei alle due torri, sbagliai a mandarlo via alcuni anni fa...lo ringrazio per essere venuto qui, sulle ali adell'entusiasmo, perchè se ci guardava bene forse non sarebbe venuto...
SU GUIDOLIN: "...An s'pol brisa, non si può abbandonare la nave a tre giorni dalla partenza, perchè e rimasto un giocatore (sottovoce), doveva darci tre settimane almeno per organizzarci. ...Andava affrontato meglio il problema allenatore, bisognava prendere la macchina e andare ad Ascoli prima..."
SULLA LOTTA AL DOPING SPORTIVO: "...Chiedete al dott. Sisca cosa stiamo facendo, tutti i controlli a sorpresa....ci sono costati anche risoluzioni di contratti...."
SULLA LOTTA AL DOPING AMMINISTRATIVO: "...Da adesso in poi tiriamo una riga, già dal campionato prossimo. Pagare gli stipendi vuol dire portare una liberatoria firmata con la fotocopia del bonifico avvenuto, non con un assegno postdatato come mi hanno detto che succede... L'Irpef è parte integrante dello stipendio, noi siamo sostituti d'imposta e dobbiamo pagarla...poi se gli altri non pagano l'Irpef e hanno altre teorie economiche... Per il campionato prossimo ho chiesto un'adunata del Consiglio di Lega per sapere quali sono le reali licenze, norme e controlli Uefa, perchè occorre ricordare che la Covisoc non è un organo di controllo, è una specie di Sindaco, dà un'opinione ma non controlla, bisognerebbe invece che ne avesse il potere. E' un problema della Federazione che controlla la Lega, cioè la Lega è una 'controllata' della Federazione, e occorre fare attenzione che questi ruoli non vadano invertiti.... Ma questi sono i punti più importanti per andare avanti, e per fare controlli più severi non occorrono rivoluzioni copernichiane, bastano un fotocopiatore e dei fogli riciclati se si vuole spendere meno.... Il dimissionario presidente della Covisoc non poteva esercitare come avrebbe voluto, ma soprattutto non aveva interessi economici diretti come ho io.... In Lega come fanno a ridurre i contratti? Anch'io sono interessato. Come mai vengono ridotti gli stipendi dopo 3-4 settimane dopo che sono stati depositati? Se è legale lo faccio anch'io, se no è concorrenza sleale. La concorrenza sleale non è sul campo, è nei bilanci. La parte economica, anche se annoia, è il problema del calcio. Per anni abbiamo volato sull'entusiasmo popolare, ma ormai l'entusiasmo non può fare a meno di una sana contabilità, bisogna fare i conti con una realtà che è atroce sotto l'aspetto dei soldi.... Io voglio solo evidenziare i fatti, non farò ricorso contro la Roma se vincerà il campionato....Se c'è ed esiste il rapporto 3:1 (tre a uno), la Roma ha un debito di 200 mln di Euro; se è vero deve avere un fatturato di 600 mln di Euro, che non ha neanche il Manchester, quindi vedremo cosa succederà alla prossima iscrizione. Se c'è un parametro bisogna rispettarlo, se no aboliamo il parametro. Non si può interpretare l'Irpef: se viene chiesta l'autorizzazione non è più un debito. Chiesta, non ottenuta. L'Irpef è un debito! Ho ricevuto messaggi di solidarietà da parte di tutti, alcune delle grandi a carattere personale, le piccole con pacche sulle spalle,...può darsi che più avanti riceva dei pacchi bomba! Il voto per la mutualità io non lo darò mai, è il nostro punto di forza. Senza il nostro voto non c'è mutualità, i denari non vengono distribuiti, rimangono fermi in Lega. E' il nostro vero punto di forza, occorre l'unanimità e il Bologna non dà il suo voto per la ridistribuzione della mutualità, finchè un giorno non ci si siederà al tavolo per scrivere delle regole serie. Non mi va bene che venga accettata una liberatoria di un giocatore in lega firmata quando c'è forse un pagamento con dei postadatati... Per fare dei controlli non ci vuole niente: basta una fotocopia dei bonifici bancari, non una rivoluzione... Se gli stipendi prevedono l'Irpef, com'è giusto, ok, se invece si intendono al netto di Iva, allora anche noi risparmiamo 8 mln di Euro l'anno, mettiamo da parte, prendiamo la multa del 30% e la rateizziamo in dieci anni... Un conto è pagare 10 mln di euro in dieci anni, e un conto è pagarne 8 mln di euro ogni anno.... I tempi dei rammendi economici sotto la spinta del tifo sono finiti, vanno portati i libri in tribunale, oppure si fanno delle regole da rispettare. Adesso che la Federazione è informata che c'è un gruppo di società che vuole vederci chiaro fino in fondo, dovrà applicare delle regole; è lei che regola il calcio, se no le regole le ricadono addosso. Anche i tifosi cominciano a capire....se hanno capito quelli che sei mesi fa mi urlavano 'devi morire', vuol dire che siamo sulla buona strada. E' fallita la Fiorentina, falliranno altre squadre, ma poi risorgeranno perchè è il tifo che le tiene vive. Ad esempio, la Lazio: deve ricapitalizzare tra poco circa 120 mln di Euro, e altri 120 mln di Euro a giugno, sono cifre da capogiro... Per quanto riguarda il nostro ingresso in Borsa, ci fu detto dai dirigenti della Borsa s.p.a. che occorreva una società con redditi non soggetti alla volatilità del calcio. Ricordiamo che la Roma si affidava all'incremento dei diritti Tv, la Lazio alle entrate derivanti da internet, la Juventus su beni immobiliari ed infatti è l'unica che si è salvata. Così studiammo una serie di progetti ed iniziative collaterali...ne dico una, il Bingo, con i giocatori che potevano essere i buttadentro nelle sale. Abbiamo trattato diverse case-Bingo a Milano, per fare il Bingo Rossoblu. Era una possibilità reddituale, ma purtroppo il Bingo in Italia non ha avuto successo come negli altri stati europei. Abbiamo anche altri progetti di valorizzazione del nostro marchio, progetti che alcuni dei miei coleghi fanno finta di non sentire... Ne dico un altro: il calcetto è un grosso sport a Bologna, con unreddito molto elevato. Noi abbiamo un marchio, 'Calcetto Rossoblu', e intendiamo allestire centri di calcetto perfetti, per il calcetto e anche il calciotto, fatti bene, con gli spogliatoi, l'illuminazione notturna.... C'è la coda per il calcetto, con 10-15 campi, in cinque anni puoi crearti un plusvalore che ti consente di acquistare un (1 !!) giocatore. Poi abbiamo un'altra grossa iniziativa in cantiere, molto più importante, ma non è questa la sede per parlarne... Forse è vero che le parate di Pagliuca mi hanno fatto risparmiare un po' di soldi al mercato di riparazione, però a ottobre la Guardia Di Finanza è venuta e ha detto 'nulla da eccepire': direi che vale almeno quanto le parate di Pagliuca....Nel 2005 scadranno i diritti Tv, ma ho già parlato con l'amministratore delegato di Sky, mi ha detto che hanno bisogno di calcio, quindi un accordo si farà, seppure biennale e non a lunga scadenza..."
SULLA SQUADRA: "...Ero angosciato, il Bologna era terz'ultimo con solo sette punti prima della partita con l'Ancona... Se parlavo di Nakata a settembre, mi facevate tutti delle pernacchie... Se quella sera mi arrivava una pugnalata, quando mi urlavano 'devi morire', adesso ridevamo meno tutti, compresa questa emittente...ho avuto paura...L'ingaggio di Nakata fa parte dei sogni, quello che vorrebbero i tifosi...Firmerei per il decimo posto, con duplice foglio in carta copiativa, dopo l'inizio allarmante che abbiamo avuto... Con le cessioni di Cruz e Castellini può essere che abbiamo tirato un po' troppo la corda.... Spinesi invece chiedeva troppo, troppo lui e troppo la sua società.... Più che Cipriani, il cui cartellino è governato dalla Juve, il mio rimpianto si chiama Bazzani... Meghni si poteva forse cedere in prestito, ma Mazzone preferisce 'curarlo' lui, purchè la si smetta di chimarlo sempre 'zidanino'...".
SUL FUTURO: "...Il bacino d'utenza è da sesto, settimo, ottavo posto, così come gli incassi Tv, quindi la sua collocazione naturale va dal sesto all'ottavo posto, quando tutto si sarà sistemato... Il mio obiettivo è sistemare in primis il pianeta calcio, valorizzare il marchio Bologna, dopodichè il Bologna-società, in situazione di pareggio costi/ricavi, potrà passare di mano perchè così diventerebbe appetibile....la presidenza di una squadra è una macchina propagandistica incredibile per un'imprenditore, dà un valore d'immagine notevolissimo....".

di Roberto Zerbini

 

1 2 3 4 5

Per informazioni e suggerimenti, scriveteci a: